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Formazione dipendenti, i contributi della Regione Lombardia

Mettere in campo un piano formativo per i propri dipendenti, a costi prossimi allo zero, non è cosa impossibile. Di questo si è parlato nel corso del webinar “Consulenza strategica e finanziamenti per le politiche attive del lavoro e la formazione”, organizzato da FMTS Lavoro e FMTS Formazione in collaborazione con Studio Necchio.

Formazione Continua: tutte le opportunità

Nel corso dell’evento si è parlato di tutte le opportunità in materia di Formazione Continua. Ad avere maggiori possibilità di finanziamento, le iniziative formative nei settori del cambiamento tecnologico, ambientale e sociosanitario.

L’obiettivo è quello di dotare, in modo continuativo, i lavoratori delle competenze necessarie a cavalcare i cambiamenti tecnologici e socioeconomici.

La platea dei possibili beneficiari è molto vasta: imprese (anche quelle familiari), Enti del Terzo Settore (quindi tutto il mondo del No Profit), Associazioni Riconosciute e Fondazioni, liberi professionisti, lavoratori autonomi e ditte individuali. Saranno questi soggetti, dietro specifica domanda, a chiedere e ricevere il contributo.

Destinatari della formazione

Ora si tratta di capire chi sono i destinatari della formazione per accreditarsi fra i potenziali beneficiari. Nello specifico, sono:

  • lavoratori a tempo indeterminato;
  • lavoratori a tempo determinato;
  • soci lavoratori delle cooperative;
  • collaboratori dell’imprenditore;
  • titolari e soci di micro, piccole, medie e grandi imprese;
  • lavoratori autonomi;
  • liberi professionisti con domicilio fiscale in Lombardia (considerato che i sussidi arrivano proprio da questa Regione).

Tra gli esclusi, invece, ci sono:

  • beneficiari di attività formativa attraverso misura “Formare per Assumere” negli ultimi 12 mesi;
  • tirocinanti;
  • apprendisti;
  • alcuni lavoratori assunti con forme di flessibilità (come i lavoratori assunti con contratto di lavoro intermittente o di somministrazione);
  • soggetti titolari di cariche sociali.

Come funziona

Si può scegliere fra un catalogo offerta formativa messo appunto dalla Regione Lombardia. Nella sostanza, si riceve un buono che può avere il valore massimo di 2.000 euro per ogni lavoratore, con un minimo di 800 euro. Ogni impresa può spendere fino a 50.000 euro in buoni. Ovviamente, le risorse non sono illimitate: una volta esauriti i 15 milioni di euro, le domande non saranno più ammissibili.

La formazione può essere svolta sia in aula che a distanza. Non sono ammessi corsi sicurezza, così come non sono consentiti percorsi didattici dedicati ai crediti per iscritti a ordini professionali, corsi finalizzati ad abilitazioni.

Il buono formativo può coprire l’intero costo del corso per lavoratori autonomi, professionisti e ditte individuali. Negli altri casi, invece, l’aziende deve cofinanziare il buono. Le grandi imprese sono chiamate a contribuire per il 50%, le medie per il 40%, le piccole per il 30% e le micro per il 10%.

I temi più rilevanti

Per aiutare a proporre offerte formative che hanno maggiori probabilità di finire in catalogo, esiste anche un elenco di temi come:

  • internazionalizzazione delle imprese;
  • transizione digitale;
  • transizione ecologica;
  • benessere organizzativo;
  • agrifood;
  • aerospazio;
  • turismo;
  • eventi e territorio;
  • competitività delle imprese.

 

Giuseppe Di Vittorio
Giornalista

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