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Tutti i tipi di contratto di lavoro subordinato e autonomo

Quali sono i tipi di contratti di lavoro concessi oggi in Italia? Quali sono le differenze tra il contratto di lavoro subordinato, senza vincolo di subordinazione, autonomo o di prestazione occasionale? Vediamo cosa prevede il codice civile, quali tipi di contratti sono validi nel Paese e che differenze ci sono per dipendenti e aziende.

Tipi di contratto di lavoro

Successivamente al Jobs Act sono state rese legittime alcune tipologie di contratti applicabili in Italia:

  1. Contratto a tutele crescenti, è uno dei contratti più voluti e privilegiati, garantiscono al lavoratore anche un’indennità in caso di licenziamenti ingiustificati. Si tratta di un contratto a tempo indeterminato.
  2. Contratto a tempo determinato o a termine, esiste un tempo ben definito all’atto della stipula, di durata del contratto con una data che indica la fine del rapporto di lavoro.
  3. Contratto di somministrazione di lavoro, ex lavoro interinale, è un contratto in base al quale l’impresa (utilizzatrice) può richiedere manodopera ad agenzie autorizzate (somministratori) e iscritte in un apposito Albo.
  4. Contratto a chiamata, si tratta di un contratto di lavoro subordinato ma senza impiego costante del lavoratore.
  5. Lavoro accessorio è stato definitivamente abrogato dal 17 marzo 2017 e risponde alla normativa relativa ai voucher Inps, oggi Libretto Famiglia e PrestO.
  6. Apprendistato, il datore di lavoro, è tenuto ad erogare non solo la retribuzione, ma anche la formazione necessaria all’acquisizione delle competenze professionali.
  7. Part-time, il contratto segue un determinato regime di orario di lavoro che invece di essere a tempo pieno è a tempo parziale.
  8. Contratto a progetto, anche se con l’entrata in vigore dei decreti attuativi del Jobs Act, non è più possibile stipulare contratti a progetto. Quelli ancora in essere, invece, potranno essere proseguiti non oltre la scadenza contrattuale.
  9. Tirocini formativi o stage, si tratta di un periodo di formazione utile all’acquisizione di nuove competenze da utilizzare per inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro.
  10. Contratto di collaborazione, che può essere continuata o occasionale a seconda degli accordi presi con il datore di lavoro.

 

 

Contratto di lavoro subordinato

Questi sono i tipi di contratti di lavoro vigenti in Italia. Per quanto riguarda il contratto di lavoro subordinato, o contratto a chiamata, è uno dei tipi di contratto più usato, soprattutto, tra i giovani. Il contratto di lavoro subordinato si attiva solo quando il datore di lavoro necessita di un lavoratore per una prestazione temporanea. Questi contratti devono avere una durata non superiore a 400 giornate nell’arco di 3 anni solari, ad esclusione del settore turismo, spettacolo e pubblici servizi. Nel caso in cui sia superato detto termine, il contratto si trasforma a tempo indeterminato.

L’articolo 2094 del codice civile definisce prestatore di lavoro subordinato chi:

Si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro, intellettuale o manuale, alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore.

Con un contratto di lavoro subordinato si intrinseca un vincolo di subordinazione, la collaborazione, dove il lavoratore continuerà a mettersi a disposizioni del datore di lavoro, inserendosi, successivamente, all’interno dell’organizzazione produttiva dell’azienda.

 

Contratto di lavoro autonomo o senza vincolo di subordinazione

A differenza del lavoro subordinato, il lavoro autonomo, definito anche contratto d’opera, trova la sua principale fonte di disciplina nell’articolo 2222 del Codice Civile. Quest’ultimo, sancisce che:

Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, si applicano le norme di questo capo, salvo che il rapporto abbia una disciplina particolare nel libro IV.

In parole povere in contratto di lavoro autonomo è caratterizzato dalla gestione a proprio rischio dell’attività lavorativa. Il lavoratore, in questo caso, è libero di decidere in modo autonomo, come, quando e dove lavorare. Inoltre, questo tipo di attività viene svolta da soggetti titolari di Partita Iva.

 

Contratto parasubordinato

Una possibile via di mezzo tra il contratto di lavoro subordinato e i contratti di lavoro autonomo è il contratto parasubordinato.  Il lavoro parasubordinato riguarda attività svolte in autonomia dal collaboratore, ma con continuità e in coordinamento con il committente. C’è da sottolineare, che la riforma del Jobs Act ne limita fortemente l’impiego. Con il lavoro autonomo condivide, l’assenza di rigidi vincoli di subordinazione, mentre  con il lavoro subordinato condivide l’assenza di rischio economico e il carattere di collaborazione continuata nel tempo e coordinata con il committente.
Il lavoratore parasubordinato è indipendente in relazione a modalità, tempo e luogo di svolgimento dell’attività lavorativa, ma quest’ultima deve comunque armonizzarsi con l’organizzazione del ciclo produttivo predisposto dal committente.

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