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Stop & go: cos’è e come funziona la successione di contratti a termine

Il Decreto Dignità ha cambiato il volto del contratto a termine, dando una spinta diversa al lavoro intermittente. Il nuovo Governo Italiano ha deciso di dare uno stop and go tra somministrazione e contratto a termine, accelerando e garantendo bonus alle aziende che assumono con altri tipi di contratti. Vediamo che cos’è lo stop & go e quali sono le tutele per i lavoratori.

Che cos’è lo Stop & Go

Prima del Decreto Dignità,  lo Stop & Go era una disciplina aziendale utilizzata per interrompere l’attività lavorativa prima di subire una successione di contratti a termine per il lavoro in somministrazione.

Grazie al Decreto Dignità questa pratiche verrà esonerata. Le aziende avranno un bonus per incentivare le assunzioni, presumibilmente dallo Stato. Si tratta di circa il 50% dei contributi per le assunzioni di lavoratori under 35. I contratti di somministrazione a tempo determinato saranno disciplinati dalle stesse regole dei contratti a termine. Inoltre, all’interno di una stessa azienda non possono esserci più del 30% di lavoratori con contratto a tempo indeterminato.

Contratto a termine, durata e obblighi

Ogni contratto di lavoro, subordinato, determinato o indeterminato, verrà disciplinato da una durata e termini precisi che le aziende dovranno rispettare. Ad esempio, il lavoratore con contratto a tempo determinato avrà una durata massima di 24 mesi. Mentre, le proroghe previste saranno 4 nell’arco dei 12/24 mesi di lavoro.

Alla base del nuovo Decreto Dignità, in termini di contratti, c’è l’uguaglianza. Infatti, il rapporto di lavoro con il contratto a termine diretto avrà le stesse regole dei contratti di somministrazione.

L’esonero dello Stop&Go e il cambiamento della durata e della stipula dei contratti a termine, rientrano in quadro ben più grande di quello che è il Decreto Dignità, voluto dal Movimento Cinque Stelle di Luigi Di Maio. Tra le altre novità, è giusto menzionare anche: l’indennità di licenziamento e le assunzioni nei centri per l’impiego.

A chi rivolgersi per maggiori informazioni

Esistono, in quasi tutte le Regioni d’Italia, sportelli lavoro e agenzie per il lavoro, per aiutare e supportare le persone sia alla ricerca del lavoro, sia a mantenere stabile la propria posizione, anche in termine di contratti.

Tra questi, Formamentis, quale ente di formazione accreditato, ha aperto nell’ultima anno due nuovi sportelli lavoro territoriali a Napoli e Salerno, per aiutare le risorse che si affidano all’azienda, nell’inserimento nel mondo del lavoro. Il ruolo degli sportelli lavoro, però, è duplice. Si tratta non solo di aiutare per persone ma di supportare anche le solide aziende per ridurre i tempi di assunzione.

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