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Lavoro in Nord Europa e welfare: perché il Modello Nordico funziona

A causa della crisi occupazionale che vive il nostro Paese, sempre più sono i nostri connazionali che prendono in seria considerazione l’ipotesi di lavorare all’estero. Tra le mete più ambite vi sono senza dubbio i Paesi Scandinavi in quanto offrono un tenore di vita più alto. Nonostante un clima non certamente favorevole sono all’avanguardia sotto tutti gli aspetti: strutturale, sociale, lavorativo, dei servizi, ecc.

Lavoro in Nord Europa: i Paesi dove si vive meglio

A noi italiani l’organizzazione sociale e occupazionale dei Paesi Scandinavi potrebbe sembrare pura fantascienza. Non a caso, da anni, questi Paesi sono considerati il punto di riferimento dell’Europa per quanto concerne la qualità della vita e l’assetto economico-sociale.

Ma analizziamo in dettaglio quali sono i benefit per chi vive e lavora in questi Paesi:

  • la settimana lavorativa, a differenza della stragrande maggioranza dei Paesi europei, quasi mai supera le 40 ore settimanali;
  • vi sono leggi che impongono una presenza obbligatoria di donne tra il personale dirigenziale delle aziende pubbliche;
  • è garantita la parità di diritti tra uomo e donna, anche a livello retributivo, come in nessun altro Paese europeo;
  • sono previsti tutta una serie di incentivi per chi decide di crearsi una famiglia e avere dei figli, non a caso è molto più semplice, nei Paesi del Nord Europa, per le donne conciliare lavoro e bambini, a differenza dell’Italia, dove molto spesso la parola maternità va a coincidere con mancata assunzione o licenziamento;
  • più ferie pagate per i lavoratori rispetto al resto d’Europa;
  • maggiori garanzie contrattuali e, in caso di perdita del lavoro, una cospicua disoccupazione con l’impegno da parte dello stato nel trovare al disoccupato quanto prima un nuovo impiego;
  • agevolazioni fiscali e sovvenzioni particolari per i genitori.

Lavorare in Norvegia

Com’è la vita in Norvegia? Come fare per lavorarci? Tra i Paesi dove si vive meglio vi è senza dubbio la Norvegia, non a caso è una delle nazioni più ricche e sviluppate d’Europa. Ricordiamo che è l’unico dei Paesi del nord a non far parte dell’Unione Europea e la sua ricchezza si fonda principalmente sulle industrie di petrolio e pesca. Il costo della vita e le tasse sono molto alti ma altrettanto elevati sono gli stipendi e il livello dei servizi.

Negli ultimi anni il Paese ha investito molto sui servizi e sul pubblico impiego, dunque potrebbero esserci possibilità occupazionali per insegnati, infermieri e altre professioni a contatto col pubblico che necessitano però della conoscenza del norvegese certificato. In Norvegia è il Ministero del Lavoro a gestire la rete delle agenzie di collocamento pubbliche, attraverso moltissimi uffici dislocati sul territorio.

Anche nell’ambito della ristorazione, e della ricezione turistica in generale, potreste trovare diverse opportunità, nella maggior parte dei casi solo stagionali, soprattutto sul web. Ad ogni modo, trovare un’occupazione prima di partire, anche se temporanea, è sempre consigliato.

Aprire un’attività in Norvegia

Per chi invece avesse l’ambizione di investire in Norvegia, segnaliamo per le imprese un tasso fisso pari al 28% su tutti i redditi da capitale. Gli imprenditori stranieri, godono degli stessi diritti di quelli nazionali, anche se vi è qualche piccola restrizione atta a tutelare l’economia locale. Per non rischiare di avere problemi è comunque sempre opportuno rivolgersi all’ambasciata o alle agenzie per il lavoro, reperendo informazioni circa la documentazione da presentare e l’iter da seguire.

Lavorare in Svezia

La Svezia, a differenza della Norvegia, è parte integrante dell’Unione Europea. Il modello svedese è senza dubbio vincente sotto tanti punti di vista. Non a caso, nonostante la crisi che ha investito le economie di tutta Europa, la Svezia ha continuato a viaggiare a ritmo elevato.

Sgombriamo però subito il campo da equivoci: le opportunità di lavoro in Svezia ci sono ma principalmente per gli svedesi. Se si pensa alla Svezia come Paese in cui vivere “arrangiandosi” con lavoretti occasionali, si è fuori strada.

Per trovare lavoro in Svezia occorrono due elementi imprescindibili: un’alta specializzazione in uno dei settori forti (aerospaziale, automobilistico, internet) e un’eccellente conoscenza della lingua inglese oltre che dello svedese. La fanno dunque da padrone ingegneri, esperti di IT e sviluppatori web. Discrete opportunità anche per insegnanti, medici e professionisti qualificati della ristorazione.

La Svezia è inoltre una meta particolarmente consigliata per le donne essendo tra i primi Paesi al mondo in quanto a parità dei sessi. Basti pensare che le cosiddette “quote rosa” in Parlamento superano il 44%, percentuale che pone la Svezia al primo posto al mondo nella classifica dei Paesi con più donne impegnate politicamente.

Lavorare in Finlandia

La Finlandia, al pari di Svezia, è parte dell’Unione Europea ma, a differenza di quest’ultima, ha adottato anche l’euro. Se la Svezia è nota in tutto il mondo per l’Ikea, la Finlandia può vantare, oltre ovviamente a Babbo Natale, anche la Nokia.

Da un punto di vista del welfare, come tutti i Paesi del Nord Europa, anche la Finlandia è messa piuttosto bene e può vantare un sistema scolastico tra i migliori al mondo. Dal punto di vista occupazionale però, rispetto alle “nazioni sorelle” non se la passa così bene, infatti la percentuale di disoccupazione si assesta intorno all’8,4%, a fronte del 5,9% svedese e del 4% norvegese.

In un piccolo Paese di circa 5,5 milioni di abitanti le opportunità non sono poi così tante e conoscere esclusivamente l’inglese potrebbe non bastare dato che in Scandinavia lo parlano tutti fluentemente. Inoltre, proprio perché il sistema scolastico finlandese è fra i migliori al mondo, sono quasi esclusivamente i locali, dopo aver ricevuto un’altissima istruzione, ad occupare ruoli dirigenziali e di rilievo.

Non lasciatevi però scoraggiare da quanto detto finora. Anche la Finlandia, infatti, ha le sue opportunità lavorative. Senz’altro il modo più rapido per trovare annunci di lavoro rimane il web, soprattutto per quel che concerne i lavori stagionali.

Una formazione di tipo tecnico può essere un punto di forza dato che i lavori più richiesti in Finlandia sono ingegnere, informatico, web designer e grafico. Altri settori percorribili sono la ristorazione, il turismo e i trasporti. Infine, si registra una carenza di manodopera in campo industriale e, se si ha esperienza nel settore, le possibilità di essere assunti aumentano sensibilmente.

Lavorare in Norvegia, Svezia e Finlandia: consigli utili

Come muoversi e che iter seguire se si è deciso di trasferirsi e lavorare nei Paesi del Nord Europa?

Consigliamo innanzitutto di contattare una delle rispettive Ambasciate in Italia per informarsi sulle opportunità occupazionali e sulla procedura da completare per ottenere un certificato di residenza; la Penisola Scandinava ha un suo statuto lavorativo con regole e modalità uguali per tutti i Paesi che la compongono; inoltre, questi ultimi, sono famosi per l’organizzata rete di agenzie di collocamento.

Consultare anche le offerte di lavoro online, moltissimi infatti sono i siti su cui reperire occasioni occupazionali, in particolar modo per impieghi temporanei o stagionali. Si consiglia però di muoversi per tempo, soprattutto se si pensa ad un lavoretto estivo, cominciando la ricerca con ampio anticipo.

Infine, come già detto, requisito fondamentale per trovare lavoro nei Paesi Scandinavi è la perfetta conoscenza dell’inglese, oltre ovviamente ad imparare quanto prima la lingua del posto.

Nonostante l’infinità di vantaggi finora esposti, non bisogna però commettere l’errore di pensare che vivere e lavorare nei Paesi del nord sia una passeggiata. Molti infatti sono i sacrifici quando si decide di cambiare totalmente stile di vita, soprattutto se si pensa che in questi Paesi gli immigrati non sempre sono ben visti. Inoltre, dimenticate il clima mite e il buon cibo tipici della nostra terra.

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