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Trasferirsi a Londra: cosa cambia dopo la Brexit

Sono tanti gli italiani che decidono di trasferirsi a Londra per trovare lavoro in Inghilterra. Negli anni la patria della Regina ha ospitato milioni di italiani decisi a cambiare vita, a fare un’esperienza di vita e lavoro all’estero. Trasferirsi a Londra, prima della Brexit, era il sogno di tutti, quasi come un sogno americano, era semplice. Prendevi il primo volo, due o tre ore ed eri a Londra, trovavi un appartamento e con le giuste skills anche un lavoro in poco tempo. In realtà la maggior parte degli italiani a Londra lavorano, riescono a guadagnare abbastanza per vivere la città ed avere spese.
Un sogno che potrebbe cambiare dopo la Brexit.

Brexit: cosa cambia per gli italiani a Londra

Cos’è la Brexit, cosa vuol dire e cosa cambia per gli italiani ed i cittadini europei, una volta che verrà attuata, probabilmente nel 2019.  Il 23 giugno 2016  la parole “leave” (andarsene in italiano) ha fatto rimanere senza parole la maggior parte dei cittadini di tutto il Mondo. Gli inglesi sono stati chiamati a votare se decidere di rimanere o restate a far parte dell’Unione Europea. La decisione presa, è ormai storia. Nonostante molti giovani inglesi e non fossero contrari, hanno finto i “leave”. Ma adesso cosa accade a chi decide di andare a lavorare a Londra o chi è già in Inghilterra?

Per andare a Londra serve il passaporto?

La risposta è che fin quando la Brexit non verrà attuata, ovvero nel 2019, l’Inghilterra non è ancora ufficialmente uscita dall’Unione Europea, quindi per il il momento il passaporto non serve.

Dopo marzo 2019, a due anni esatti dalla decisione, chi già lavora ed è residente in Inghilterra potrà rimanere all’interno della Nazione senza alcun problema. Mentre chi decide di partire per Londra, dopo marzo 2019 la situazione è ben diversa. Il consiglio per chi ha intenzione di trasferirsi, di lavorare come au pair a Londra, ovvero come ragazza alla pari in Inghilterra, è di farlo subito, senza aspettare.

Nel momento in cui l’Inghilterra sarà fuori dall’UE, tutti i cittadini europei entreranno con passaporto e saranno extracomunitari. Non ci sono più gli stessi diritti e la libera circolazione e trovare lavoro, numero identificativo, aprire una carta di credito inglese e una casa sarà più difficile.

Settled status  e Temporary status

Chi è già nel Regno Unito nel 2019, per restarci dovrà richiedere una certificazione chiamata settled status che sarà creata entro la fine di quest’anno. Questa certificazione servirà agli italiani, e non, che risiedono e lavorano in UK da almeno cinque anni. Chi lavora in Inghilterra da poco può richiedere il Temporay status da ampliare successivamente allo scadere del cinque anni.

Non c’è ancora una negoziazione sulla questione immigrazione una volta attuata la Brexit. Maggiori linee guida in merito alle futuro partenze per lavoro o studio, verranno redatte all’inizio del nuovo anno. Sicuramente la situazione andrà a peggiorare per gli italiani che hanno intenzione di vivere e lavorare a Londra, ma è ancora tutto da scrivere!

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