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Studiare e lavorare: come conciliare tempi di vita e lavoro

Scegliere di studiare e lavorare non è facile, ma neanche impossibile: basta trovare il giusto equilibrio. Sono tanti i giovani studenti fuorisede che per mantenersi decidono di trovare un lavoretto, come esistono tanti lavoratori affermati che decidono di iniziare dal nulla un percorso di aggiornamento o di studio universitario.

Tra le scelte più dure da portare al termine c’è quella di un lavoratore a tempo pieno che sceglie un percorso universitario, per motivi professionali. Lavorare e studiare può avere i suoi vantaggi ma anche i suoi rischi, come quello di cadere nel baratro dello stress da lavoro correlato non riuscendo a portare al termine tutte le cose da fare.

In questo articolo vedremo nel dettaglio quali sono i diritti e permessi dovuti ai lavoratori che decidono di studiare.

I diritti degli studenti lavoratori

In Italia i lavoratori studenti sono tutelati da determinati diritti stabiliti dalla Corte di Cassazione per agevolare le risorse di un’azienda alla formazione professionale, avendo diritto a permessi creati ad hoc in caso di esami universitari o corsi di formazione. Il lavoratore quindi, non dovrà chiedere ferie e permessi normali per poter frequentare percorsi di formazione universitaria ma potrà usufruire dei permessi speciali per la formazione.

Ogni lavoratore deve avere la possibilità di poter studiare, scegliendo un master, un corso di formazione o un corso universitario, e l’azienda ha il dovere di agevolare la persona in caso di assenza dal posto di lavoro. Vengono chiamati “permessi retribuiti” e sono concessi al lavoratore dal datore di lavoro che, nel caso, può chiedere una certificazione dell’esame sostenuto.

Queste agevolazioni possono cambiare a seconda del contratto firmato. Ad esempio nel momento in cui il lavoratore ha un contratto part-time verticale i permessi retribuiti sono ridotti in base all’attività lavorativa. Mentre, se il contratto di lavoro part-time è orizzontale, i permessi possono essere utilizzari ad ore.

Studiare part time

C’è una seconda strada da poter seguire per chi lavora e decide di iscriversi all’università: lo studente part-time. Quest’ultimo ha agevolazioni diverse rispetto ad uno studente non lavoratore. Semplicemente la maggior parte degli Atenei italiani offre la possibilità limitata di iscriversi in part-time, garantendo allo studente lavoratore la possibilità di svolgere gli esami con più flessibilità, senza dover pagare più tasse e diventare un fuoricorso.

Studiare e lavorare con la Formazione finanziata

Sono tante le possibilità di studio e lavoro: pensiamo all’aggiornamento professionale e alla formazione finanziata in azienda, realtà concrete che puntano ad una formazione continua del lavoratore, in modo da poter essere costantemente al passo con i cambiamenti che lo stesso mondo richiede.

Il catalogo corsi accreditati Formamentis offre un’ampia scelta in termini di formazione finanziata e aggiornamento professionale per tutti quei lavoratori che hanno bisogno di accrescere le proprie competenze. Tra i corsi più ricercati in campo dell’aggiornamento di aziende e privati troviamo il corso Privacy, necessario per la nuova normativa in termini di sicurezza e controllo. Si può scegliere tra vari settori come il food, il marketing turistico, corsi di sicurezza sul posto di lavoro o di industria 4.0 per la competività e finanza a supporto.

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