Settima puntata di Storie di Formamentis. In questi mesi vi abbiamo raccontato di giovani che ci hanno scelto per ampliare il bagaglio culturale, come Gaetano che oggi lavora come chef a Parigi. Abbiamo parlato delle aziende e della formazione continua. Abbiamo aperto le porte del nostro mondo a tutti voi, per farci conoscere.
Passione e perseveranza, voglia di andare avanti e seguire i propri sogni e obiettivi: è forse la migliore istantanea per riassumere la storia di oggi. Vi raccontiamo l’esperienza di Miriam Sgroia, nostra collaboratrice da sei anni che a settembre, lascerà l’Italia per andare a coordinare alcune delle attività della consociata EuroGlocal Srl nella sede di Londra.
Quando il tuo lavoro ti porta al’estero: la storia di Miriam
La mia esperienza in azienda è iniziata quando frequentavo ancora l’università. Non avevo mai lavorato prima e tutto mi sembrava nuovo ma anche complicato. Oggi mi guardo e stento a credere che a settembre partirò per Londra, per ricoprire il ruolo di coordinatrice delle attività di mobilità all’estero nella sede britannica di EuroGlocal. Una scelta non facile che, allo stesso tempo, mi dà tanta energia per andare avanti, sempre, nella consapevolezza che ogni esperienza è preziosa e che nella vita c’è sempre qualcosa di meraviglioso ad attenderci.
L’esperienza lavorativa di Miriam è da esempio per tanti professionisti che credono nel proprio lavoro, nelle proprie potenzialità e nelle opportunità che il futuro può riservare.
Ancora universitaria Miriam ha conosciuto la realtà Formamentis, entrando nell’ufficio gestione. Dopo cinque anni ha avuto l’occasione di conoscere la realtà del progetto e delle esperienze Erasmus, innamorandosene, dedicando tutta sè stessa alla mobilità e ai giovani che sono partiti grazie a EuroGlocal.
Per me Formamentis era, ed è, un mondo nuovo, giovane, dinamico. Il mio lavora mi rendeva felice e soddisfatta, ogni giornata era sempre e comunque scandita dalle risate, dallo spirito di gruppo, dalla collaborazione reciproca. E’ stato in quel momento in cui ho capito che i risultati si raggiungono solo se ci sono più persone che condividono lo stesso obiettivo, non solo dal punto di vista professionale, ma anche e soprattutto dal punto di vista umano. In questi anni, ho visto un’azienda crescere in maniera esponenziale, peraltro nel Mezzogiorno, terra di cui tutti parlano male quando si tratta di lavoro. Sono nate nuove società, il team si è ingrandito, il gruppo ha raggiunto risultati unici a livello nazionale ed internazionale. E io mi sono sentita orgogliosa di assistere a tutto questo.
Miriam ha fatto parte del team sin dalla sua nascita e, come una madre per il proprio figlio, lo ha accompagnato nella crescita, tenendolo per mano, assicurandosi ogni giorno che tutto andasse secondo i piani. Ma proprio come i figli che crescono, arriva un momento in cui bisogna lasciarli andare e trovare nuovi modi per andare avanti.
Da Battipaglia a Londra per seguire progetti di mobilità europea
La scelta di Miriam è stata quella di avvicinarsi al mondo EuroGlocal, in particolare alla gestione di progetti Erasmus+. Da sempre affascinata dall’esperienza della mobilità.
Questo è stato un anno molto inteso: sono entrata a far parte di un gruppo di lavoro meraviglioso, a cui sono molto legata, ho conosciuto ragazzi determinati che hanno il coraggio di abbandonare la loro comfort zone e lanciarsi in nuove esperienze in terre straniere. Ragazzi che scelgono di arricchire sè stessi e il loro territorio, sacrificando la famiglia, le abitudini, la loro lingua madre, per apprendere qualcosa di nuovo e per essere protagonisti diretti del loro avvenire. Sono loro che mi hanno ispirato, che mi hanno dato profonda fiducia nel lavoro che faccio.
Molte delle loro storie sono storie di successo, iniziate con una valigia di sogni e culminate con offerte di lavoro a tempo indeterminato subito dopo la fine dello stage, ma anche di rientri nel proprio paese nelle vesti di persone diverse, mature, arricchite, predisposte al dialogo, alla tolleranza e al rispetto.
Sono loro che mi hanno fatto capire che il cambiamento è necessario, se non vuoi mai smettere di crescere. Per questo, a settembre grazie al supporto della mia azienda mi trasferirò a Londra, per prendere esempio dai tanti ragazzi che ho conosciuto, ed avere il coraggio di rischiare. E speriamo di fare grandi cose, come i miei mentori mi hanno insegnato.