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Somministrazione: chi sono i lavoratori svantaggiati?

I contratti di lavoro in somministrazione a tempo determinato possono essere applicati senza limiti quantitativi per i “lavoratori svantaggiati” o “molto svantaggiati“. Ma cosa si intende per lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati?

Chi sono i “lavoratori svantaggiati”?

Il Ministero del Lavoro specifica le caratteristiche dei lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati per l’applicazione dei contratti in somministrazione.

Rientrano nella categoria dei lavoratori svantaggiati:

– Disoccupati – coloro che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Vale a dire chi, negli ultimi 6 mesi, non ha prestato attività lavorativa riconducibile a un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno 6 mesi. Inoltre, chi negli ultimi 6 mesi ha svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata, da cui derivi un reddito non soggetto ad imposizione fiscale.

– Giovani – chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni.

– Non diplomati – coloro che non hanno conseguito un diploma di scuola media superiore o di istruzione secondaria superiore, o una qualifica o un diploma di istruzione e formazione professionale rientranti nel terzo livello della classificazione internazionale sui livelli di istruzione; nonché chi ha conseguito una delle suddette qualificazioni da non più di due anni e non ha avuto un primo impiego regolarmente retribuito.

– Over 50 – chi ha compiuto 50 anni di età.

– Adulto con persone a carico – coloro che hanno compiuto 25 anni di età e sostengono da soli il nucleo familiare, in quanto hanno una o più persone a carico.

Lavoro svantaggiato e disparità di genere – sono lavoratori svantaggiati coloro che risultano essere occupati nei settori e nelle professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo­-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo­-donna, annualmente individuati da apposito decreto.

Minoranze etniche e linguistiche – chi appartiene a minoranze linguistiche storicamente insediate sul territorio italiano e a quelle minoranze che risultino ufficialmente riconosciute in Italia e che dimostrino la necessità di migliorare le proprie competenze linguistiche e professionali, o la propria esperienza lavorativa, per aumentare le prospettive di accesso a un’occupazione stabile.

Cosa si intende per “lavoratori molto svantaggiati”?

Rientrano nella categoria dei lavoratori molto svantaggiati:

  • chi è privo da almeno 24 mesi di impiego regolarmente retribuito;
  • chi è privo da almeno 12 mesi di impiego regolarmente retribuito e appartiene a una delle categorie sopra elencate.
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