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Reinserimento al lavoro, i sostegni alle imprese

Misure a sostegno del reinserimento dei lavoratori usciti dal mercato? La risposta è GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori), una misura pensata e finanziata a livello nazionale e declinata e organizzata a livello Regionale.

Ad essere interessati da questa misura, secondo le stime Anpal, dovrebbero essere 3 milioni di lavoratori fino al 2025. Di questo si è parlato ne corso dell’ultimo webinar organizzato da FMTS Lavoro e FMTS Formazione, in collaborazione con lo Studio Necchio di Padova.

Quando si parla di queste misure occorre distinguere i beneficiari (coloro che fanno domanda e incassano il sussidio) dai destinatari (coloro che godono materialmente del fabbisogno formativo).

Destinatari programma GOL

Nel caso di GOL, i destinatari sono:

  • disoccupati (da più di 30 giorni);
  • cassintegrati;
  • persone con disabilità;
  • donne con particolari situazioni di svantaggio;
  • giovani;
  • lavoratori oltre i 50 anni.

Insomma, tutti coloro che potrebbero avere più di qualche difficoltà nel rientrare nel mercato del lavoro in caso di uscita. La novità, inoltre, è che rientrano tra i destinatari anche i “working poor (lavoratori poveri), ovvero con un salario molto basso.

Sono esclusi, invece, coloro che hanno già goduto di altre misure, come ad esempio i lavoratori che hanno frequentato corsi di reinserimento nei 180 giorni precedenti all’assunzione.

Beneficiari programma GOL

Tra i beneficiari rientrano le imprese che hanno sede legale o sede operativa nella Regione in cui si fa richiesta di sussidio. Oltre alle imprese, ci sono le società del terzo settore (no profit), associazioni riconosciute, fondazioni, consorzi ma anche lavoratori autonomi.

È prevista una dotazione finanziaria, alla quale si potrà accedere fino ad esaurimento fondi. Il primo passo, per accedere al beneficio, è quello dell’assunzione dei lavoratori: sono ammessi i contratti a tempo indeterminato, quelli a tempo determinato di almeno 12 mesi e i contratti di apprendistato.

Sono esclusi i contratti di somministrazione, di collaborazione coordinata e continuativa, il lavoro domestico, quello occasionale o socialmente utile.

Come funziona il programma GOL

I percorsi didattici in campo con l’offerta formativa sono diversi: aggiornamento delle competenze completa riqualificazione dei lavoratori. La misura non riguarda solo singoli lavoratori ma anche collettivi coinvolti in crisi aziendali.

C’è un minimo di ore da svolgere in formazione che può essere offerta in aula e a distanza. Oltre al buono spendibile in cataloghi di formazione predisposti dalle Regioni, c’è una parziale copertura dei costi del lavoro sostenuti per assumere il lavoratore su 12 mensilità.

L’entità del buono spendibile nella formazione solitamente sale a seconda delle difficoltà che ha il beneficiario nell’ingresso nel mercato del lavoro: maggiore è questo ostacolo, più significativo sarà il contributo. Allo stesso modo, si può tenere conto delle dimensione dell’impresa, in questo caso si procede in modo inverso: più piccola è l’impresa più importante sarà il contributo.

Alcuni dati statistici

La Regione che ha beneficiato maggiorante di questa misura, tenendo conto di un dato assoluto puramente numerico, è la Campania (con oltre 176mila soggetti), al secondo posto c’è la Sicilia e a seguire la Puglia.

Tra i destinati, molti erano ex percettori della Naspi (54%), mentre ex percettori del reddito di cittadinanza (19,3%).

 

Giuseppe Di Vittorio
Giornalista

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