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Rapporto biennale pari opportunità: cosa fare? Parola all’esperto!

Torna la rubrica “L’esperto risponde” con un nuovo quesito:

La mia azienda ha più di 50 dipendenti: sono obbligato a presentare il “rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile”?

Rapporto biennale pari opportunità: come funziona

In vista del 30 settembre, le imprese si interrogano sulla presentazione del “rapporto biennale pari opportunità per il 2020-2021, tramite la piattaforma on-line predisposta dal Ministero del Lavoro.

Ebbene, la presentazione del modello è obbligatoria per le imprese composte da 50 o più dipendenti, facoltativa invece per le attività che occupano meno di 50 persone.

Cosa accadrebbe se non si presentasse il modello entro il termine stabilito?

È prevista una sanzione amministrativa che può andare da 103,29€ a 516,46€. Laddove l’omissione si protraesse per oltre 12 mesi, è disposta la sospensione per un anno dagli eventuali benefici contributivi goduti dall’azienda. In caso di trasmissione del rapporto contenente dati mendaci o non veritieri, verrà applicata una sanzione da 1.000 a 5000 euro.

Rapporto biennale situazione personale maschile femminile: i vantaggi

Quale vantaggio comporta la presentazione del rapporto?

La corretta presentazione del rapporto biennale pari opportunità permetterà alle aziende virtuose di poter richiedere ed ottenere la “Certificazione della parità di genere“.

Le aziende in possesso di tale certificazione avranno diritto a:

  • uno sgravio dell’1% dei contributi previdenziali a carico dell’impresa, fino ad un massimo di 50.000€ all’anno;
  • un punteggio premiale per la concessione di aiuti di Stato e/o finanziamenti pubblici in genere;
  • un migliore posizionamento nelle graduatorie dei bandi di gara per le forniture di servizi.

 

Il Consulente del Lavoro

 

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