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Lavoro e Formazione per contrastare la violenza sulle donne

Sono tanti i passi in avanti fatti per tutelare le vittime delle violenza di genere, per sostenerle e aiutarle nella ricerca di un’occupazione. Non soltanto è stata appena promulgata una nuova legge che prevede sgravi fiscali per chi assume le vittime della violenza di genere, ma sono tanti anche gli avvisi pubblici che sempre più spesso vengono pubblicati per sostenere tutte quelle donne che hanno avuto il coraggio di denunciare una violenza sul lavoro o in famiglia.

È il caso del Bando S.V.O.L.T.E.  a cui Formamentis ha preso parte in qualità di Ente di Formazione, con ben due progetti: “Wonder” e “Verso nuovi Orizzonti“. La motivazione che ha spinto ad aderire al progetto il team dell’Agenzia del Lavoro, è stata il voler tutelare le donne e favorire l’occupazione, la formazione e la creazione di nuovi orizzonti. Questo è , in sintesi, quanto ci ha raccontato Cosimina Pili, dall’Area progettazione e chi meglio della nostra collega avrebbe potuto raccontare come è nata l’idea di questo progetto, qual è stato il suo lavoro e come l’ha aiutata, sotto il profilo personale e professionale.

 

Il progetto Wonder: insieme alle vittime

Il progetto Wonder punta a sostenere, tramite collaborazione, tutte le persone che vivono situazioni di difficoltà, interessate a rimettersi in gioco affrontando corsi di formazione creati ad hoc per le loro esigenze. Formamentis si occuperà di tutte le attività presenti nel corso, favorendo l’inserimento e il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, aderenti al progetto.

Con queste parole, Cosimina Pili, racconta l’importanza del progetto per i destinatari ma anche per chi, come lei, si occupa di progettazione per il settore Formazione e Lavoro.

Di fondamentale importanza per un progettista della formazione è focalizzarsi sulle esigenze degli utenti, per migliorarne l’efficienza, cambiarne i comportamenti, fornire loro nuove capacità e competenze. Perché ciò avvenga è necessario andare “oltre il contenuto”. Un po’ quello che è successo a me quando ho avuto a che fare con il Progetto “Wonder”, realizzato nell’ambito dell’Avviso S.V.O.L.T.E. (Superare la Violenza con Orientamento, Lavoro, Tirocini, Esperienze formative).

L’idea di lavorare per un programma a favore della collettività emarginata, fragile e indifesa, ha dato al mio lavoro e alla mia persona un valore aggiunto. Un progetto bello, ambizioso e fruttuoso che permetterà alle donne vittime di violenza di essere ascoltate, orientate ed inserite in percorsi socio-lavorativi che consentiranno loro di recuperare la propria identità e di valorizzarne il potenziale. Attraverso il progetto S.V.O.L.T.E. ho sperimentato l’esigenza di dare una vera e propria svolta al mio modo di progettare, che mi ha spinto a valutare il “benessere sociale” necessario per attivare sinergie tra le persone, al fine di costruire e realizzare interventi realmente efficaci e partecipati.

Il progetto Wonder punta a donare alle donne un modo nuovo di guardare alla propria vita con stupore e meraviglia. L’innovatività della proposta progettuale sta proprio nell’utilizzo di una metodologia interattiva che preveda una partecipazione attiva delle tirocinanti. Occuparsi di persone significa interrogarsi sulla loro complessità, adeguando le metodologie alla loro dinamicità e non viceversa, ottenendo risultati non solo sulla problematica identificata ma promuovere relazioni differenti, in cui le difficoltà siano assunte dall’intera comunità come oggetto di impegno comune.

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