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Lavorare in Romania: opportunità per italiani e aziende

Come si vive in Romania e che opportunità di lavoro ci sono per gli italiani che decidono di trasferirsi lì e lavorare all’estero? Nell’immaginario collettivo la Romania non gode di buona fama, da sempre considerato un Paese povero e con nessuna prospettiva occupazionale allettante. Questo pregiudizio, che accomuna un po’ tutti gli stati del cosiddetto “campo socialista”, ha impedito che la Romania fosse vista come una meta in cui vivere e lavorare. Cerchiamo di sfatare questo mito, parlando delle opportunità che questo paese può offrire a tanti giovani italiani e non.

Come si vive in Romania

In realtà, a partire dal 1º gennaio 2007, data di ingresso nell’Unione Europea, il Paese ha fatto passi da gigante dal punto di vista della vivibilità. Nelle grandi città la situazione è notevolmente migliorata e la Romania è diventata, negli ultimi anni, un centro di attrazione per i capitali esteri impiegati principalmente nel settore tessile, del legname, alimentare e per la gestione di servizi importanti. Il settore agricolo, che interessa una percentuale ancora elevata della popolazione attiva, pur conservando la sua tradizionale importanza, ha registrato un considerevole calo.

In generale la Romania ha fatto registrare una crescita economica elevata nel periodo che va dall’aprile al giugno del 2017, di molto superiore a quella della media UE. Su base annuale l’economia rumena è aumentata del 5,7% (più del doppio rispetto al tasso medio dell’UE che è stato del 2,4%). Nel terzo trimestre dello scorso anno si è registrata una crescita del Pil dell’8,6% (la migliore dell’intera Unione Europea). Di pari passo al boom economico si è anche registrata una drastica diminuzione della disoccupazione.

Lavorare in Romania: opportunità per italiani

Il centro nevralgico del Paese è Bucarest, città moderna e fulcro dell’attività politica ed economica. Non bisogna però commettere l’errore di pensare che la Romania si identifichi esclusivamente con la sua capitale, infatti vi sono altri importanti nuclei produttivi come ad esempio Cluj e Timisoara, che potrebbero interessare chiunque voglia trasferirsi o iniziare un’attività in un Paese in forte ascesa. Il costo della vita di Bucarest è molto più alto rispetto a quello del resto della Romania anche se siamo ancora distanti dai livelli delle città europee più sviluppate.

Per chiunque vi si voglia trasferire, in quanto Paese membro dell’Unione Europea, non sono necessarie particolari pratiche burocratiche a differenza di quanto richiesto per lavorare negli USA, ad esempio. Si può soggiornare senza problemi fino a 90 giorni, terminati i quali sarà semplicemente necessario recarsi allo sportello per i servizi per gli stranieri e richiedere il permesso di soggiorno (basta semplicemente essere in possesso di una carta d’identità valida per 6 mesi, o di un passaporto).

Aziende italiane in Romania, quali sono i vantaggi?

Non pochi sono i benefici per chiunque intenda fare impresa in Romania:

  • gli stipendi medi sono molto più bassi rispetto a quelli italiani (intorno ai 400€ per la manodopera che svolge i compiti meno importanti);
  • manodopera qualificata e specializzata che ha poco o nulla da invidiare a quella nostrana;
  • tassazione sui redditi di impresa pari al 16% (circa la metà di quella applicata in Italia);
  • burocrazia più snella.

Inoltre, chiunque volesse puntare sull’internazionalizzazione della propria azienda e aprire una filiale in Romania troverebbe una buona rete di italiani che possono favorirne l’integrazione. Ovviamente c’è da dire che non tutto è rosa e fiori, purtroppo ancora molto forte è il problema della corruzione che rimane l’ostacolo più grande al definitivo decollo del Paese.

Pensionati italiani in Romania

Anche per i pensionati la Romania può rappresentare una soluzione piuttosto vantaggiosa per tutta una serie di motivi:

  • l’euro è più forte della moneta locale (il Leu);
  • il costo della vita è decisamente più basso rispetto all’Italia (soprattutto fuori da Bucarest);
  • il livello dei servizi, in particolar modo nelle grandi città, ha poco o nulla da invidiare a quello nostrano.

Molti italiani che hanno scelto la Romania come nuova patria raccontano di essere stati conquistati, oltre che dalle prospettive lavorative, dalla sua cultura ricca e complessa che affonda le radici nel mondo latino/romano che si è poi mescolato con quello slavo. Un Paese affascinante e per troppo tempo bistrattato che ora, finalmente, si sta ritagliando un posto di tutto rispetto all’interno della Comunità Europea.

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