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Intervista a Mario Vitolo, Direttore dell’OBR Campania

L’OBR Campania è l’Organismo Bilaterale Regionale per la Formazione in Campania nato nel 1997. Attualmente, è Articolazione Territoriale di Fondimpresa, il  maggiore tra i Fondi Interprofessionali per la formazione dei lavoratori, costituito da Confindustria, Cgil, CISL e UIL. In Campania sono circa 19mila le adesioni a Fondimpresa ed è la terza regione per numero di aziende.

Il legame tra OBR Campania e Fondimpresa

L’OBR Campania si occupa di realizzare le attività di Fondimpresa sul territorio, quali: attività di sportello con servizi di informazione, supporto e orientamento per le aziende sui piani formativi da presentare, attività di istruttoria per la verifica di conformità dei piani del Conto Formazione e il loro monitoraggio procedurale; attività di  monitoraggio qualitativo dei Piani finanziati da Fondimpresa con analisi statistiche e qualitative con gli attori della formazione continua in Campania. Fondimpresa ha, infatti, reso partecipe l’OBR Campania del Sistema Stabile di rilevazione e valutazione degli interventi finanziati per la valutazione  degli impatti dei Piani formativi realizzati sia con il conto di sistema che con il conto formazione.

Abbiamo deciso di intervistare, in merito a formazione, lavoratori e Fondimpresa, il Direttore dell’OBR Campania, Mario Vitolo.

INTERVISTA AL DIRETTORE OBR CAMPANIA, MARIO VITOLO

Rispetto all’ultimo anno di attività dell’Obr Campania, ha notato un cambiamento in termini di numero di aziende che accedono alla formazione finanziata e di contenuti veicolati nei piani formativi?

Presto sarà presentato il report annuale realizzato dall’OBR Campania per Fondimpresa che analizza in dettaglio dati consolidati riferiti  al 2015 da cui si evince che poco più del 12% delle oltre ventimila aziende aderenti in Campania accede ai canali di finanziamento di Fondimpresa, ma vi sono delle dinamiche differenti: si assiste a una contrazione del numero di aziende che formano dipendenti con il Conto di Sistema, mentre cresce  il numero di aziende che utilizzano il Conto Formazione. Tra le aziende che beneficiano della formazione finanziata da Fondimpresa, vi è solo una piccola quota -meno del 15% di quel 12% delle aderenti- che utilizza sia il Conto di Sistema che il Conto Formazione comprensivo del Contributo aggiuntivo.

Questa tendenza divergente mi sembra confermata anche a livello nazionale ed è legata sia alla minore complessità del Conto Formazione che ai tagli che le leggi finanziarie operano sulle risorse trasferite dall’INPS al Fondo. Ma l’elemento che maggiormente determina lo spostamento verso il Conto Formazione è la crescente sensibilità e attenzione verso la formazione riscontrabile tra le aziende che abbiano una consistenza in termini di addetti sufficiente ad accumulare sul proprio Conto aziendale risorse che consentano di realizzare annualmente almeno un’azione formativa. Un’importante crescita si è registrata nel 2016 e nel 2017 abbiamo superato il tetto dei mille piani presentati a valere sul Conto Formazione, ma questo è un canale che dovrebbe meritare una attenzione ancora più ampia se si pensa che meno di un quarto delle aderenti a Fondimpresa nella fascia tra 10 e 49 addetti sono  le aziende che beneficiano delle risorse a cui potrebbero accedere. Man mano che cresce la dimensione aziendale aumenta l’utilizzo della formazione finanziata con il Conto Formazione, ma vi sono ancora ampi margini di inutilizzo tra le aziende che hanno da 50 a 199 addetti e anche tra le fasce superiori. Comunicazioni, logistica, agroalimentare, metalmeccanica, commercio sono i settori in cui maggiormente impatta la formazione in Campania, ma anche qui sarebbe utile un’analisi di maggior dettaglio.

CONTENUTI E TEMATICHE DELLA FORMAZIONE FINANZIATA

Per quanto riguarda i contenuti, la sicurezza sul luogo di lavoro è la tematica che domina lo scenario della formazione dei lavoratori in Campania, quali che siano i canali di finanziamento, ma è nel Conto Formazione che essa esprime la massima rilevanza; per i piani ordinari, infatti, la formazione ex lege è consentita senza dover ricorrere a sotterfugi. I  temi della sicurezza sono significativamente presenti anche per il Contributo Aggiuntivo e il Conto di Sistema; in quest’ultimo caso,  la formazione con la massima incidenza è però quella per l’impatto ambientale, tematica spinta dagli Avvisi tematici. Questo dato purtroppo dimostra che sono i vincoli posti da Fondimpresa a spingere verso la diversificazione della formazione delle aziende della nostra regione. In assenza di indirizzi strategici del Fondo, infatti,  prevarrebbe la tendenza ad appiattirsi sulla formazione obbligatoria. Ma il quadro richiede degli approfondimenti  perché la realtà  è complessa e contraddittoria. Estrapolando, comunque, qualche elemento saliente dalla ricerca dell’OBR Campania, si rileva che nel Conto Formazione vi è anche una forte incidenza delle ore per Abilità Personali e delle Tecniche di Produzione.  Considerate entrambe queste due tematiche, nei piani del Conto di Sistema in Campania non si arriva al 20% delle ore di formazione realizzate, mentre per il Conto Formazione si supera il 30%. Questo dato può essere spiegato dalla maggior presenza nel Conto Formazione di  aziende che hanno successo nei mercati. Nelle imprese meglio strutturate, si fanno largo proprio quei fabbisogni formativi maggiormente legati allo sviluppo dei fattori distintivi e chiave della competitività. Provocatoriamente si potrebbe dire che vi è una formazione di Serie A e una formazione di Serie B, ma forse questo paragone calcistico è sbagliato perché se la massima Serie deve necessariamente essere una élite, in Campania, l’ambizione di tutti gli attori della formazione continua dovrebbe essere quella di portare tutta la formazione a livelli di eccellenza che la rendano una leva di sviluppo per tutto questo territorio che ne ha tanto bisogno.

È pur vero che dietro  la grande massa di formazione per la Sicurezza, si trovano dei punti di forza che assumono una rilevanza via via  crescente: sono le tematiche dell’Informatica, della Qualità,  del Marketing e Vendita, delle Lingue Straniere. Certamente ha qualche senso il fatto che su queste tematiche non vi siano grandi differenze percentuali se si comparano i diversi canali di finanziamento di Fondimpresa.

Andando a un’analisi che vada oltre la classificazione delle tematiche stabilita dagli osservatori che afferiscono al MdL, la metodologia utilizzata dall’OBR Campania rileva che  si stanno facendo largo i contenuti e gli obiettivi della lean organization, alcune soft skill  e temi del welfare aziendale. Sembra partire da qui la via verso il cambiamento delle imprese della Campania. Bisogna infatti scavare molto per trovare qualche termine  della formazione che evochi gli scenari dell’impresa 4.0  e competenze evolute, perché la formazione informatica che si realizza in Campania è finalizzata a colmare, per la maggior parte, dei gap di base.

Che trend e caratteristiche ha la Formazione in Campania, rispetto alle altre regioni d’Italia? 

Se guardiamo alle regioni del Centro Nord, o meglio al Nord Est e magari prendiamo il Veneto per benchmark, vediamo che non siamo poi messi così male;  si pensi che in questa altra regione la formazione per sicurezza sui luoghi di Lavoro è più di un terzo di tutta la formazione. Anche se guardiamo al dato nazionale, in Campania siamo appena un po’, ma comunque, sotto la media.  Le differenze percentuali non sono eclatanti, ma nelle altre regione si fa un po’ meno formazione sulle tematiche dell’informatica e su quelle altre che rappresentano un interessante fronte formativo.  Ma anche in questo caso la realtà è più complessa e contraddittoria di ciò che appare a una prima lettura. Attraverso uno studio di caso realizzato due anni fa in una grande azienda localizzata in varie Regioni del Nord, del Centro e del Sud, ad esempio, ho rilevato che a parità di condizioni, il tasso di partecipazione effettiva dei lavoratori, rispetto a quelli previsti, diminuiva drasticamente al Sud dove scendeva in modo esponenziale in funzione della  “longitudine” dei territori in cui si svolgeva la formazione. Vi è, a mio avviso, un problema di cultura dell’apprendimento e della formazione che nel Mezzogiorno è più debole rispetto alle altre regioni e che si manifesta nel territorio anche attraverso gli elevati tassi di abbandono scolastico,  una presenza in Campania di popolazione a partire dai 15 anni in cui  una persona su cinque non va oltre la licenza elementare o  non ha neanche questa e  infine con una presenza di NEET tra i giovani tra i 18 e i 34 anni che ondeggia attorno al 40%. Rispetto alle altre regioni è di estrema importanza, secondo me, che la formazione nelle aziende riverberi sul territorio della Campania i suoi impatti positivi e che nel territorio cresca la cultura dell’apprendere come valore diffuso, forte e condiviso.

Rispetto alla formazione dei lavoratori, c’è una crescita in termini di know how da parte degli enti di formazione in Campania?

Sicuramente i soggetti attuatori dei Piani di Fondimpresa presenti in Campania sanno giocare e prendere posto in Serie A, mettendo in mostra i risultati di eccellenza che raggiungono, come si capisce dal fatto che dalla Campania partono molti soggetti che hanno successo anche in altre Regioni e tra questi vi è senz’altro Formamentis, ma non è il solo. Mi sembra che quelli più capaci stiano interpretando l’offerta formativa come parte integrante di un complesso di servizi che non riguarda più solo gli adempimenti o vantaggi occasionali (fisco, lavoro, ambiente, incentivi di varia natura ecc.) o la sola formazione; puntano a supportare la crescita delle organizzazioni aziendali, come organismi pensanti, e delle persone che li costituiscono. Un esempio interessante è stato l’evento che Formamentis ha organizzato a Roma a fine dello scorso novembre che cito per dovere di ospite e che si affianca a interessanti iniziative di altri soggetti della Campania. Formazione sulle tematiche dell’informatica, sulle soft skill, sull’organizzazione… Forse  anche questo sta contribuendo in modo significativo alle eccellenti performance economiche e produttive della nostra regione.

Sono previste nuove iniziative dell’Obr Campania per assistere aziende ed enti di formazione?

Il nostro è un ruolo di prossimità che serve a facilitare l’accesso delle imprese ai canali di finanziamento di Fondimpresa e in particolare al Conto Formazione. Ma la mission affidataci da Confindustria, CGIL, CISL e UIL della Campania è anche quella di operare per favorire il miglioramento del sistema della Formazione Continua nella nostra regione, contribuendo a riscattarla da una dubbia fama che alimenta la diffidenza dei lavoratori e continua ad  allontanarne molti da una partecipazione proattiva all’apprendimento. Per noi è importante promuovere momenti di confronto e riflessione tra gli attori del sistema della formazione che afferisce a Fondimpresa e lo abbiamo fatto in questi anni sia con l’attività quotidiana che con alcuni seminari e occasioni di approfondimento. In questi anni, un importante impulso in tal senso è stato dato dal Presidente, Andrea Bachrach.

L’OBR Campania è aperta tutti i giorni per affiancare e supportare le imprese e i soggetti che le imprese designano come interfacce per l’accesso ai canali di finanziamento di Fondimpresa. Per noi l’interlocutore primario sono le imprese e, anche nel rapporto con gli enti a cui le imprese aderenti si affidano – le società di servizi, come preferirei chiamare ormai gli enti di formazione, attori chiave e importantissimi della rete – il nostro interlocutore per loro tramite resta comunque l’azienda che è il soggetto a cui sono finalizzati infine i nostri servizi.

Allo sportello dell’OBR Campania possono rivolgersi le aziende aderenti autonomamente o  i soggetti che fanno loro da tramite per  approfondire problemi tecnici di accesso al Fondo, ma anche aspetti di natura metodologica e culturale legati allo sviluppo di una formazione di qualità, efficace per la competitività e il successo delle aziende.  Ma alcuni specifici temi  devono e possono essere trainati dagli esperti della formazione, attraverso nuove  modalità di rilevazione e lettura dei fabbisogni e attraverso lo sviluppo di una cultura progettuale legata ai risultati di apprendimento che può essere spinta proprio da chi offre servizi  formativi. In questa logica si è inserito anche l’ultimo seminario realizzato dall’OBR Campania che riguardava la certificazione delle competenze che abbiamo organizzato a novembre scorso. Il prossimo evento sarà la presentazione della ricerca che abbiamo realizzato sugli impatti della formazione in Campania, di cui ho qui anticipato qualche dato.

Nel corso dell’anno sicuramente, pur continuando il nostro lavoro di base, dovremmo interrogarci su come si manifesta l’identità del cambiamento in atto nel sistema produttivo attraverso la formazione che si realizza con Fondimpresa e sul ruolo della cultura imprenditoriale nell’uso della formazione dei lavoratori come leva strategica dello sviluppo. Sono occasioni di riflessione che perfezioneremo e realizzeremo nel corso dell’anno.

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