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Esperienze di volontariato nel curriculum sì o no?

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Le esperienze di volontariato si possono inserire nel curriculum? È questa la domanda che molti giovani si pongono ma non sempre è chiaro dove e come parlare delle attività svolte nel campo del no profit. In questa guida ti diamo qualche utile consiglio per capire in che modo parlare di volontariato nel CV.

Cosa si intende per attività di volontariato

Iniziamo col definire il volontariato un’attività libera e gratuita svolta per ragioni di solidarietà e giustizia sociale. Il volontario è colui che dona aiuto e sostegno a persone che per diversi motivi si trovano in difficoltà, dedicando loro tempo e risorse.

L’attività di volontariato può essere indirizzata nei confronti di persone con problemi di varia natura (fisici, psicologici), ma anche in difesa dei diritti degli animali e può avere ad oggetto la tutela della natura, insomma, un campo piuttosto vasto. Le esperienze di volontariato sono operate individualmente o in associazioni organizzate e spesso costituiscono un’ottima esperienza da inserire nel curriculum per trovare lavoro.

Perché inserire le esperienze di volontariato nel CV

Quando inviamo una candidatura, l’obiettivo è quello di catturare l’attenzione del recruiter dell’azienda per la quale desideriamo lavorare. In quest’ottica, il volontariato assume una grande importanza, pari al percorso di studi o all’esperienza lavorativa. Eppure, non tutti inseriscono il volontariato nel curriculum, perché lo ritengono poco rilevante ai fini professionali o semplicemente perché credono che si tratti di un’esperienza intima, da non pubblicizzare.

In realtà, esistono diversi motivi per i quali sarebbe opportuno indicare le esperienze di volontariato e, a tal proposito, ne abbiamo individuati tre:

  1. Il volontariato parla di voi e del vostro carattere, spesso più di quanto faccia una lettera di presentazione. Chi ha fatto esperienze di volontariato è sicuramente una persona disponibile, gentile, paziente, empatica, una persona che ha attitudini personali tali da renderla un buon candidato per un’azienda;
  2. Seppur gratuita, il volontariato si configura a tutti gli effetti come un’esperienza di lavoro. Soprattutto nel caso in cui il candidato non ne abbia avuto molte altre, il volontariato è comunque indice di buona capacità organizzativa, di gestione e certamente aiuta a sviluppare il lavoro di squadra;
  3. Il volontariato amplia il proprio network. Essere impegnati in attività di volontariato significa conoscere sempre persone nuove allargare la propria cerchia di amicizie. Più l’associazione presso la quale si fa volontariato è grande e strutturata, più il network è articolato e di spessore. Per un’azienda, un candidato che possiede una rete di conoscenze così ampia è un tesoro prezioso.

Abbiamo capito che è importante, ma come inserirlo correttamente nel cv?

Dove inserire volontariato nel curriculum

Molti non lo scrivono, chi lo fa relega l’esperienza ad un rigo in fondo al cv, in realtà è fondamentale dargli il giusto risalto, senza sfociare nell’autocelebrazione.

Se si utilizza il curriculum vitae europeo, le esperienze di volontariato possono essere inserite nella sezione Capacità e competenze personali e nella sezione Capacità e competenze sociali. La prima sezione indicata richiede la descrizione delle capacità e delle competenze personali acquisite e messe in atto nel corso della carriera professionale, senza che siano necessariamente certificate da appositi titoli; si tratta di competenze trasversali che spesso vengono acquisiti grazie ad attività di volontariato. Nella seconda, invece, sono indicate abilità e attitudini a stabilire e gestire rapporti con altre persone utilizzando modalità di comunicazione appropriate; anche in questo caso, il volontariato è considerata un’attività molto utile a sviluppare queste qualità.

Infine, nella sezione Informazioni, è possibile indicare nel dettaglio tutte le associazioni non-profit, gli istituti, gli enti, presso i quali avete svolto le attività di volontariato, il periodo trascorso e le mansioni svolte. In questo modo sarà subito chiaro quello che avete imparato e che siete in grado di fare.

Un ultimo consiglio: il volontariato è un’attività ampia e generica, in base al lavoro per il quale vi state candidando, sottolineate compiti e mansioni specifiche in linea con la posizione aperta che potrebbero aiutarvi ad ottenere il ruolo che desiderate ricoprire.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_column][/vc_column]

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