Dal 1° marzo 2023 per appalti pubblici o opere private è previsto un sistema di allerta per informare sulle necessità di verifica della congruità e sulle conseguenze della mancata attestazione.
Cos’è il Durc di congruità?
Il cosiddetto “DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) di congruità” è stato introdotto nel novembre 2021 dal decreto Semplificazioni n. 76/2020 e interessa il settore edile nell’ambito dei lavori pubblici e privati eseguiti in appalto o subappalto, ovvero da lavoratori autonomi.
Il Durc di congruità è un documento obbligatorio per tutte le imprese che operano sul territorio italiano e il suo scopo è quello di certificare la regolarità contributiva dell’azienda, ovvero il corretto versamento dei contributi previdenziali e assistenziali previsti dalla legge.
Come funziona la procedura di alert?
Con la procedura di Alert, che è partita il 1° marzo 2023, è stata introdotta una novità importante per il rilascio del Durc di congruità. In particolare, le aziende che presentano delle irregolarità nei pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali, verranno segnalate dal sistema e dovranno attivarsi per regolarizzare la propria situazione.
Il sistema di Alert funge da sistema di prevenzione delle irregolarità contributive e assicura che le imprese operino in maniera corretta nel rispetto delle norme vigenti. Qualora l’azienda non provveda a regolarizzare la propria situazione, sarà soggetta a sanzioni amministrative che possono variare a seconda della gravità dell’infrazione.
La procedura informativa per l’invio di avviso ai soggetti interessati viene attuata attraverso il sistema CNCE EdilConnect, attraverso il quale imprese, consulenti e lavoratori autonomi del settore possono svolgere tutte le attività richieste per l’applicazione della verifica di congruità della manodopera.
La procedura di alert riguarda sia gli appalti pubblici, sia i lavori privati ed è valida per l’impresa affidataria e per il committente.
Quando viene presentata la DNL, la Denuncia di Nuovo Lavoro, alla Cassa Edile competente per territorio, il sistema CNCE EdilConnect genera una Pec, che:
- in caso di appalto pubblico, viene inviata all’impresa affidataria e al committente, per informarli che l’opera denunciata è soggetta a verifica di congruità e che essa verrà richiesta alla presentazione dell’ultimo stato di avanzamento dei lavori da parte dell’impresa, prima di procedere al saldo finale da parte del committente;
- in caso di lavori privati, viene inviata all’impresa affidataria, per informarla che l’opera denunciata è soggetta a verifica di congruità e che essa deve essere dimostrata dall’impresa prima dell’erogazione del saldo finale del committente.
Per i cantieri conclusi entro il 28 febbraio 2023 e la cui DNL sia stata effettuata dal 1° novembre 2021, le Casse Edili rilasceranno l’attestato di congruità anche qualora la documentazione sia costituita da un’autodichiarazione dell’impresa.