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La digitalizzazione dei servizi nei centri per l’impiego

Ormai da oltre un ventennio i servizi per l’impiego (SPI) sono attivi nel panorama europeo con l’obiettivo di aumentare l’occupazione. Negli ultimi anni si discute circa l’esigenza di modernizzare e rafforzare questi servizi attraverso la digitalizzazione delle attività. Necessità che nasce come conseguenza delle continue evoluzioni del progresso tecnologico nella società industriale 4.0.

Il ruolo dei Centri per l’Impiego (CPI)

Con la legge Treu n. 196/97 del 1997 venivano introdotte in Italia le prime agenzie interinali, oggi Agenzie per il Lavoro. Da allora diverse cose sono cambiate, il lavoro interinale è diventato di somministrazione e sono circa 10 milioni le persone che hanno beneficiato di un’occasione di lavoro.

I centri per l’impiego sono strutture pubbliche che si rivolgono principalmente ai disoccupati con l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta di lavoro nel territorio di pertinenza. Con il decreto legislativo 150 del 2015 (presente nel Jobs Act) la gestione delle politiche attive per il lavoro è stata affidata a regioni e province autonome, con l’affiancamento dell’Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) che ha un ruolo di raccordo e coordinamento.

Nell’ultimo periodo, i CPI sono stati al centro di forti polemiche perché centrali nella riforma sul Reddito di Cittadinanza, punto cardine del programma dal Movimento 5 stelle. Il reddito di cittadinanza, infatti, può funzionare solo se funzionano i centri per l’impiego. Non a caso il M5s intende destinare oltre 2 miliardi per loro riorganizzazione. Ma non è solo una questione di risorse, bisogna affrontate diversi problemi strutturali.

Criticità dei centri per l’impiego

Da un’indagine Anpal dello scorso anno sono emerse non poche criticità che minano l’efficienza dei CPI:

  • scarse opportunità lavorative offerte dal territorio;
  • troppe proposte a termine;
  • elevata disoccupazione giovanile e over 50;
  • inoccupazione prolungata;
  • mismatch tra richieste dei datori di lavoro e competenze dei candidati.

In questo contesto non propriamente roseo, un’opera di raccordo molto importante, tra utenza e mondo del lavoro, è svolta dalle Agenzie per il Lavoro che, in molti casi, riescono ad ottenere risultati migliori dei pubblici centri per l’impiego.

Digitalizzazione servizi per l’impiego

In questi anni tutti i Paesi europei hanno introdotto significative riforme in materia di ammodernamento dei servizi per l’impiego ma l’Italia, sotto questo aspetto, è ancora indietro. Il nostro Paese, dunque, si trova a fronteggiare l’esigenza di rafforzare gli strumenti delle politiche attive del lavoro che richiedono una ristrutturazione digitale dei servizi.

Due sono i punti principali:

  • ridurre il gap tecnologico tra servizi che operano in differenti realtà locali;
  • rendere la digitalizzazione un’occasione per mettere in comunicazione banche dati che attualmente non sono connesse tra loro.

Quest’opera di digitalizzazione dei processi consentirà un accesso più immediato ed efficiente alle informazioni sul mercato del lavoro. Negli ultimi anni qualche intervento in questa direzione è stato fatto, tuttavia, l’ammodernamento dei CPI risulta ancora in modalità “macchia di leopardo”, con un centro-nord più all’avanguardia rispetto al sud.

Digitalizzazione dei Centri per l’Impiego: il modello olandese

Lo scorso 21 e 22 giugno una delegazione di Anpal Servizi si è recata in visita studio presso l’UWV Werkbedrijf, l’Agenzia del Lavoro olandese. La visita ha consentito di affrontare il tema della riforma dei servizi per l’impiego, partendo dallo sviluppo di una strategia multicanale fino ad arrivare ai sistemi informativi utilizzati per la digitalizzazione dei processi.

Alla base della riforma olandese, oltre alla riduzione dei centri regionali per il lavoro, è stato posto il decentramento delle competenze dei servizi alle Municipalità. Particolare attenzione in questa riforma dei centri per l’impiego è stata dedicata alla formazione degli operatori dell’UWV, soprattutto per l’aggiornamento dei dipendenti più anziani.

Una visita al centro regionale per il lavoro di Amsterdam Ovest (uno dei 35 del Paese) ha consentito di osservare concretamente il percorso delle persone in cerca di lavoro e i servizi offerti alle imprese, così come gli strumenti a supporto degli operatori per tracciare specifici percorsi individuali. Infine, una sessione è stata dedicata alla gestione dei dati, per la programmazione e il monitoraggio, grazie alle piattaforme informatiche e alle metodologie utilizzate per i big data.

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