CV ATS 2025: come superare i filtri e farti chiamare

CV ATS

Nel 2025 la prima “persona” che legge il tuo curriculum non è quasi mai umana: è un ATS (Applicant Tracking System). Per questo, anche un profilo eccellente rischia di non essere visto se il CV non è strutturato in modo leggibile dalle macchine e mirato sull’annuncio. Qui trovi una guida operativa, aggiornata e pensata per chi cerca lavoro oggi: strategie, modelli, esempi di frasi e check-list pronte all’uso.

Cos’è un ATS (e perché ti scarta anche se sei forte)

Gli ATS sono software usati dalle aziende e dalle agenzie per raccogliere, classificare e filtrare le candidature. Cercano parole chiave, leggono la struttura del documento e assegnano un punteggio di pertinenza. Se non superi il filtro, il tuo CV non arriva al selezionatore.
Tradotto: formato, titoli, parole chiave e chiarezza contano quanto (e spesso più) delle esperienze.

Struttura vincente: lo scheletro del CV che gli ATS capiscono

  • Intestazione semplice: Nome e Cognome in grande, ruolo target sotto (es. Addetto logistica | Magazziniere carrellista). Contatti essenziali: email professionale, telefono, città.

  • Profilo professionale (5–7 righe, mirato): chi sei, seniority, 3 competenze chiave, 2 risultati misurabili, obiettivo in linea con il ruolo.

  • Esperienza: titolo ruolo, azienda, mm/aaaa–mm/aaaa, città. 4–6 bullet action + impatto (usa numeri, % e KPI).

  • Formazione e certificazioni: titolo, ente, anno; inserisci le sigle cercate dal mercato (es. ECDL/ICDL, OSHA, PES/PAV, Google Analytics Certification, Carrello elevatore).

  • Competenze: separa hard, tool e soft.

  • Lingue: livello CEFR (A1–C2).

  • Extra: corsi brevi, volontariato, premi rilevanti per il ruolo.

Parole chiave: come trovarle (e dove inserirle)

  1. Prendi l’annuncio e sottolinea: ruolo, attività principali, requisiti (“must have”), strumenti/tecnologie.

  2. Ricava un vocabolario (es. gestione turni, SAP, carrelli frontali, inventario ciclico, customer care, KPI, SLA, Upselling).

  3. Inserisci le keyword in: Titolo ruolo target, Profilo, Esperienze (nelle bullet), Competenze, Certificazioni.

  4. Usa sinonimi frequenti (es. Magazziniere / Addetto logistica / Warehouse Operator). Gli ATS spesso riconoscono varianti, ma non rischiare.

Esempi di bullet efficaci (modellali sul tuo ruolo)

  • Logistica: “Ottimizzato layout di magazzino con riduzione -18% tempi di prelievo; gestione 3.500 SKU su WMS.”

  • Vendite: “Raggiunto 115% della quota trimestrale; incremento +22% nel tasso di chiusura con script consultativo.”

  • Amministrazione: “Ridotto tempi di riconciliazione da 7 a 3 giorni tramite automatizzazione in Excel/Power Query.”

  • Marketing: “Aumentate lead +35% YoY con campagne Meta/Google; CPL -24% con segmentazione avanzata.”

  • Produzione: “Implementato 5S su 2 linee; scarti -12%, OEE +7 p.p. in 6 mesi.”

  • IT/Supporto: “Risolti 35 ticket/giorno con SLA 98%; creata knowledge base interna (120 articoli).”

Formato e design: cosa piace agli ATS (e ai recruiter)

  • File: PDF (se non richiesto DOCX). No foto pesanti, tabelle complesse, grafici, colonne multiple.

  • Font: standard e leggibili (es. Arial, Calibri, Helvetica, 10–11 pt).

  • Titoli chiari: Esperienza, Formazione, Competenze, Certificazioni.

  • Niente icone non testuali: gli ATS saltano ciò che non “leggono”.

  • Lunghezza: 1 pagina (junior), 2 pagine (middle/senior). Oltre, solo per profili executive o accademici.

Soft skills 2025: scriverle senza sembrare generici

Evita liste vaghe. Collega ogni soft skill a un fatto:

  • Problem solving → “Risolto collo di bottiglia in inbound con nuova turnazione (lead time -10%).”

  • Teamwork → “Coordinamento di 6 colleghi su inventario straordinario (48 ore).”

  • Comunicazione → “Creato template di handover per ridurre errori al cambio turno (-30% ticket).”

Lettera di presentazione (o email) che apre porte

  • 1° riga: ruolo e fonte annuncio + 1 risultato numerico tuo.

  • 2° riga: 2–3 attività dell’annuncio che sai fare bene (con esempi).

  • 3° riga: perché quell’azienda (valori/prodotto/settore).

  • Chiusura: disponibilità a colloquio + call-to-action gentile.
    Breve, su misura, niente copia-incolla.

LinkedIn e portfolio: l’accoppiata che aumenta i contatti

  • Titolo con ruolo target + 3 keyword.

  • Info: mini “profilo professionale” con risultati numerici.

  • Esperienze: 3–4 bullet per ruolo, coerenti con il CV.

  • Competenze: seleziona quelle che vuoi farti trovare.

  • Portfolio (quando serve): case, report, dashboard, lavori grafici, codice. Anche PDF con 3–5 progetti è meglio di niente.

Errori che gli ATS puniscono (e come evitarli)

  • CV “tuttofare” per 10 ruoli diversi → crea varianti mirate.

  • File pesanti o grafici → rallentano/scartano.

  • Date mancanti → metti mese/anno in tutte le esperienze.

  • Job title creativi → preferisci titoli standard (es. Store Manager vs Retail Experience Leader).

  • Parole chiave solo nell’area competenze → ripetile anche in profilo ed esperienze.

Check-list finale (5 minuti prima dell’invio)

  • Il titolo del CV contiene il ruolo dell’annuncio?

  • Nel profilo compaiono 3 keyword dell’annuncio?

  • Ogni esperienza ha date, ruolo, azienda, città e bullet con numeri?

  • Le competenze sono divise (hard/tool/soft) e coerenti?

  • Il file pesa poco, è PDF, senza tabelle/icone/colonne?

  • Hai adattato almeno 20–30% del testo all’annuncio?

Bonus: come rispondere ai test e questionari preselettivi

  • Coerenza: rispondi in linea con il profilo scritto nel CV.

  • Esempi reali: preparati 3 storie STAR (Situazione-Task-Azione-Risultato) su problema risolto, conflitto gestito, obiettivo raggiunto.

  • Tempi: non correre, ma non lasciare in bianco. Gli ATS registrano completezza e consistenza.

Per le aziende: come aumentare qualità e velocità delle selezioni

  • Descrizioni chiare con attività, KPI e strumenti richiesti.

  • Screening per competenze (skill-based) più che per anni di esperienza.

  • Domande knock-out per requisiti minimi (patentino, turni, lingua).

  • Feedback rapidi: migliorano la candidate experience e il passaparola.

Il CV che passa gli ATS è quello scritto per l’essere umano

Il CV vincente nel 2025 nasce per superare i filtri ma convincere una persona: chi seleziona. Struttura pulita, keyword mirate, risultati misurabili e una storia coerente con il ruolo. Con questi accorgimenti, aumenti le possibilità di essere letto, contattato e assunto.

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