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Contratto di somministrazione lavoro: cosa sapere?

Il contratto di somministrazione lavoro è una particolare forma contrattuale introdotta in Italia nel 2003 in sostituzione del lavoro interinale.

Si parla di somministrazione di lavoro nel momento in cui un’azienda richiede a un’Agenzia Per il Lavoro autorizzata la possibilità di disporre delle prestazioni di uno o più lavoratori.

Può essere a tempo determinato o a tempo indeterminato e la sua peculiarità consiste nel rapporto trilaterale fra tre soggetti.

Infatti, all’interno del contratto di somministrazione si riconoscono tre attori principali:

  1. L’azienda, che ricopre il ruolo di utilizzatore;
  2. L’agenzia, che viene definita somministratore;
  3. Il lavoratore somministrato.

Il somministratore ha il compito di selezionare la risorsa da somministrare e di stipulare un contratto con l’utilizzatore presso cui il lavoratore verrà impiegato.

Come funziona la somministrazione di lavoro?

Una volta individuati i tre protagonisti della somministrazione, è opportuno spiegare come effettivamente si articolano questi contratti.

Il lavoro in somministrazione prevede due diverse fasi con due differenti contratti:

  • il contratto sottoscritto tra utilizzatore e somministratore;
  • il contratto sottoscritto tra somministratore e lavoratore.

Come anticipato, il contratto può essere a tempo determinato o a tempo indeterminato (quest’ultimo è anche detto “staff leasing”).

Il contratto di somministrazione lavoro a tempo indeterminato è possibile per qualsiasi settore e tipologia di lavoratori, ma può essere utilizzato entro il limite del 20% del numero di lavoratori assunti a tempo indeterminato alla data del 1° gennaio dell’anno in cui viene a stipularsi il contratto.

Per la somministrazione con contratto a tempo determinato, invece, il numero di lavoratori assunti non può superare il 30% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza presso l’utilizzatore al 1° gennaio dell’anno di stipulazione dei suddetti contratti.

In entrambi i casi, però, la percentuale può essere oggetto di modifica nella contrattazione collettiva dell’utilizzatore.

Caratteristiche del contratto di somministrazione

Nel contratto fra utilizzatore e somministratore sono tre gli elementi essenziali:

  1. estremi dell’autorizzazione;
  2. numero dei lavoratori;
  3. individuazione dei rischi.

In assenza di forma scritta, il contratto di somministrazione è nullo e il lavoratore si considera alle dipendenze dell’utilizzatore dalla data di inizio della missione.

I lavoratori dipendenti dal somministratore devono avere un trattamento economico e normativo, a parità di mansioni svolte, non inferiore a quello dei dipendenti di pari livello dell’utilizzatore. Spetta al somministratore, inoltre, il pagamento della retribuzione e il versamento dei contributi previdenziali e assicurativi, che vengono poi rimborsati dall’utilizzatore. Qualora il somministratore non dovesse versare il dovuto al lavoratore, quest’ultimo ha diritto a richiederlo all’utilizzatore (che è obbligato a corrisponderlo).

Infine, è previsto il pagamento di un’indennità da parte del somministratore per i periodi in cui i lavoratori somministrati con contratto a tempo indeterminato non svolgono alcuna prestazione lavorativa.

Agenzie per il lavoro accreditate alla somministrazione di lavoro

È importante chiarire che non tutte le agenzie per il lavoro sono accreditate alla somministrazione. Infatti, secondo quanto disposto dal decreto legislativo numero 276 del 2003, le apl devono essere autorizzate alla somministrazione lavoro. A tal proposito, presso il ministero, esiste uno specifico albo delle agenzie per il lavoro.

FMTS Lavoro S.r.l. (Aut. Min. R. 0000002 del 05.01.2021) è agenzia per il lavoro accreditata alla somministrazione di lavoro. Inoltre, ha ideato e realizzato una piattaforma disruptive e completamente Made in Italy per la somministrazione lavoro digitale: “FMTS MyJob.

FMTS MyJob: la somministrazione di lavoro digitale

L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, con i suoi riflessi, ha portato in primo piano il change management come soluzione concreta alle esigenze di riadattamento delle aziende. La digitalizzazione, strumento potente a servizio del change management, ha poi determinato un cambio di rotta nella gestione delle attività considerate ordinarie fino ad inizio 2020, come la somministrazione di lavoro.

FMTS Lavoro, attraverso la piattaforma MyJob, si propone di innovare il mercato della somministrazione di lavoro, rendendo smart ed efficace la gestione di forza lavoro esterna. Le potenzialità della gestione del processo in digitale, che coniugano la flessibilità e la semplificazione, oltre ad un notevole risparmio di costi e tempistiche, rappresentano oggi la nuova frontiera della somministrazione di forza lavoro.

Vantaggi per il lavoratore

La somministrazione di lavoro è considerata da imprese, istituzioni e sindacati una forma di flessibilità utile. Sono numerose, infatti, le garanzie per il lavoratore. Inoltre, questa tipologia contrattuale contribuisce a scoraggiare il lavoro nero o altre forme prive di tutele, giovando dunque al mercato del lavoro. La somministrazione di lavoro fa anche registrare le percentuali più alte di stabilizzazione.

La somministrazione, dunque, senza dubbio comporta dei vantaggi per le aziende, perché risponde alla loro esigenza di flessibilità sia a breve che a lungo termine. Allo stesso tempo, però, ne beneficia pure il lavoratore in termini di tutele previste e possibilità di stabilizzazione.

Infine, questa tipologia contrattuale prevede un sistema articolato di prestazioni aggiuntive rispetto al lavoro standard: il lavoratore somministrato, infatti, può godere anche dei servizi dell’Ente Bilaterale Ebitemp e ottenere rimborsi, sussidi per prestazioni sanitarie e altre agevolazioni.

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