In questa guida vedremo come lavorare al CAF e quali sono i requisiti necessari per ricoprire un ruolo all’interno di questa tipologia di ufficio. Prima di soffermarci sulle professionalità coinvolte all’interno di un CAF, però, è necessario fare un’opportuna premessa, chiarendo cosa sia un CAF.
Che cos’è un CAF – Centro di Assistenza Fiscale
I CAF (Centri di Assistenza Fiscale) sono organizzazioni che vanno a supporto di lavoratori dipendenti, pensionati e datori di lavoro, negli adempimenti più complessi (compilazione dei modelli 730, dichiarazioni fiscali o modelli Red e Isee). Attualmente, rientrano anche tra gli organismi coinvolti nella presentazione del Reddito di Cittadinanza.
Ne deriva, come naturale conseguenza, che le principali professionalità interessate debbano avere competenze e conoscenze del settore tributario, fiscale e contabilità. Si profilano, dunque, due diverse possibilità: collaborare con partita IVA per un CAF come libero professionista (commercialisti, consulenti del lavoro, etc.) o diventare operatore di CAF.
Infatti, oltre agli operatori CAF, che supportano quotidianamente l’utente, il Centro si avvale di numerosi consulenti in materia di imposte dirette, imposte indirette, tributi locali, formazione del bilancio, dichiarazione dei redditi.
Differenze tra CAF, patronato e sindacato
Il CAF quindi non è la stessa cosa del patronato o del sindacato. I tre enti sono diversi per obiettivi e struttura interna.
Come abbiamo visto, il CAF è un Centro di Assistenza Fiscale e si occupa di svolgere le pratiche fiscali dei contribuenti. Anche il Sindacato svolge questo ruolo ma a differenza del CAF, il sindacato fa capo a una associazione sindacale presenti nel nostro paese (CGIL, CISL, UIL, per fare alcuni esempi).
Il patronato invece, si occupa del disbrigo di pratiche relative alle prestazioni previdenziali e sanitarie e fa sempre capo a un Sindacato.
Qualora si desideri lavorare in un patronato o in un sindacato, liter formativo e il percorso professionale saranno simili.
Come lavorare al CAF e diventare operatore
L’operatore CAF è colui che garantisce l’assistenza agli utenti. Dati gli specifici servizi offerti dal Centro di Assistenza Fiscale è opportuno che gli interessati a questa professionalità abbiano una formazione scolastica in ambito economico. È consigliabile l’aver conseguito un titolo di diploma in ragioneria o in amministrazione, finanza e marketing; come naturale conseguenza, sono pertinenti anche titoli di laurea in materia economica e finanziaria.
Il solo titolo di studio conseguito, però, risulta insufficiente. È opportuno, infatti, per professionalizzarsi prendere parte a dei corsi di formazione dedicati. Questi percorsi formativi vengono organizzati sia dalle Regioni che da enti privati.
Il corso per operatore CAF ha come obiettivo principale quello di fornire le competenze tecniche necessarie a poter garantire i servizi offerti a cittadini e lavoratori. È necessario, infatti, che i discenti diventino autonomi nel presentare una dichiarazione dei redditi e che siano autonomi e competenti negli ambiti fiscali e tributari; la formazione in aula è necessaria altresì a far acquisire un perfetto uso dei software necessari al supporto dell’utente finale.
Competenze richieste per lavorare al CAF come operatore
Buona dimestichezza con i numeri e con l’uso del computer sono fondamentali per essere adeguati a ricoprire questo ruolo. Fondamentali anche le competenze trasversali: confrontarsi quotidianamente con target differenti richiede, oltre che una necessaria capacità di gestione dello stress, anche una capacità di adattabilità del proprio stile comunicativo. Attitudine ai rapporti con il pubblico, orientamento al cliente e una grande dose di pazienza sono requisiti fondamentali per poter essere un valido operatore CAF.