Logo FMTS Lavoro

Assumere una persona con disabilità, tutti i bonus

Il lavoro per persone con disabilità è stato oggetto di un webinar dedicato ai professionisti del mercato del lavoro, organizzato da FMTS Lavoro in collaborazione con FMTS Formazione. Relatrice per l’occasione la Consulente del Lavoro Rachele Dal Santo dello studio Necchio di Padova.

Lavoro per persone con disabilità: quali agevolazioni?

La principale agevolazione consiste in un bonus riconosciuto all’azienda in ragione della riduzione della capacità lavorativa del lavoratore. Se la riduzione è superiore al 79%, o ci sono delle minorazioni particolari previste per legge (Testo Unico in materia di guerra), il contributo ricevuto dalle aziende è pari al 70% dell’imponibile mensile utile ai fini previdenziali, ma vale solo se il lavoratore è assunto a tempo indeterminato.

Se la capacità lavorativa del lavoratore è ridotta in misura inferiore al 79%, ma fino al 67%, o sussistono minorazioni previste per legge dal T.U delle norme in materia di guerra, le aziende possono comunque accedere ad un bonus ma questa volta più piccolo rispetto a quello precedente, pari al 35% sempre sull’imponibile previdenziale. La durata del beneficio in entrambi i casi è limitata nel tempo però, 36 mesi.

Se la disabilità è di natura psichica e intellettiva, ed è superiore al 45%, opera un altro bonus del 70% (sempre dell’imponibile mensile a fini previdenziali). La durata, in questo caso, è però più lunga: 60 mesi (5 anni), per i contratti a tempo indeterminato. Il bonus per questo tipo di disabilità è valido anche per i contratti a tempo determinato, non inferiori però a 12 mesi.

Il beneficio viene accordato non solo per le assunzioni ex novo a tempo indeterminato ma anche in caso di trasformazione dei contratti a tempo determinato in indeterminato.

Chi può accedere ai bonus?

Possono accedere ai benefici per l’assunzione di una persona diversamente abile tutte le aziende private, obbligate o non, dalla legge 68 del 1999 all’assunzione. Ma quali sono questi obblighi? Si tratta di regole intanto quantitative, per cui in generale i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie di lavoro protetto nella misura di:

  • 7% dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti;
  • 2 lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti;
  • 1 lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti.

Limiti

I benefici non vengono concessi qualora l’impresa non abbia un Durc regolare, ovvero non sia in regola con i pagamenti dei contributi previdenziali di altri lavoratori. Un ulteriore limite è quello di non distorcere attraverso questi aiuti le regole del mercato europeo, avvantaggiando alcune imprese in maniera significativa, i sostegni devono essere quindi di modesta entità.

Se si assumono, infine, lavoratori oltre la quota di riserva obbligatoria prevista non devono essere violate le regole indicate nell’articolo 31 della legga 150/2015, si tratta di tutta una serie di norme che tendono ad evitare abusi nell’accesso ai benefici, per esempio se si assumono lavoratori  già licenziati nei 6 mesi precedenti, o si viola il diritto di precedenza, o sono in corso delle crisi aziendali.

Cumulabilità

Infine, i benefici sono cumulabili anche con  altri incentivi, purché ovviamente la sommatoria di tutti i benefici non superi i costi salariali.

 

Giuseppe Di Vittorio
Giornalista

Condividi